Reseña
Dalla Tanzania all'Uganda, Pier Paolo Pasolini percorre l'Africa cercando i corpi e i luoghi per un film in forma di "film da farsi", liberamente ispirato alla trilogia dell'Orestiade di Eschilo. L'Africa, che negli anni Sessanta stava dolorosamente uscendo da secoli di colonialismo, è vista da Pasolini come lo spazio di un processo di metamorfosi dal mondo arcaico alla modernità, dove l'irrazionalità primigenia deve coesistere con il "nuovo mondo della ragione". È la voce dello stesso Pasolini a guidare lo spettatore in un itinerario filmico che assume una natura eterogenea e "impura" di saggio per immagini, analisi antropologica e diario di viaggio, con squarci visionari e poetici. Le immagini girate dal poeta-regista sui "silenzi profondi e paurosi" dell'Africa si confrontano con violente sequenze documentarie sulla guerra del Biafra, con un esperimento musicale con Gato Barbieri "nello stile del jazz", a brani di rituali primitivi funebri o gioiosi. Il volume allegato al DVD raccoglie una serie di scritti di Pasolini intorno alla cultura africana, alla propria traduzione dell'Orestiade e alla genesi del film. Una serie di documenti d'epoca che testimoniano la travagliata avventura critica di un film rimosso e "invisibile", dall'aggressiva accoglienza al Festival del Cinema di Venezia del 1973 alla lunga storia delle censure televisive. Con testi originali di Giuseppe Bertolucci e di Roberto Chiesi.